Lavorare per far convivere tradizione e innovazione non è stato facile, ma il risultato è da brividi. Navigare su una barca elettrica come la Corvetta 24 è sorprendente, un’esperienza da provare.
Riuscire a montare un motore elettrico sul nostro scafo è stata la sfida più grande, resa ancora più difficile dal fatto che in questa prima versione, la Corvetta 24 Elettrica di motori ne monta due, accoppiati da una puleggia per esprimere la forza su un’unica elica.
Abbiamo raggiunto il risultato senza andare a modificare le linee classiche della Corvetta e senza rinunciare alle prestazioni, per questo alla fine siamo soddisfatti.
Oltre alle questioni tecniche, c’è poi l’aspetto emozionale. Per chi come noi vive di mare, provarla per la priva volta è stato sorprendente:
“Quando l’abbiamo messa in mare, durante la nostra navigazione siamo arrivati prima a Portofino e poi alla baia di San Fruttuoso, nel totale silenzio. Una sensazione che fa venire i brividi. Il mare ci ha dato e ci dà tanto ogni giorno, potergli ridare qualcosa in termini di rispetto dell’ambiente è una soddisfazione”.
-Gaetano Mussini
Per noi che consideriamo le nostre barche come dei figli, è stato fondamentale non snaturare una barca classica che è sicuramente un riferimento per la cantieristica italiana dal punto di vista dell’eleganza e della tradizione. Abbiamo cercato di mantenere quelle qualità intrinseche di navigazione che sono proprie di un barca conosciuta e tradizionale come la Corvetta 24.
Per quanto riguarda la motorizzazione, abbiamo cercato in questa prima versione di usare due motori da 30 kW, che muovono la linea d’asse predisposta per la motorizzazione endotermica; una scelta che apre le porte al possibile retrofitting anche di barche esistenti. In futuro la barca dovrebbe montare un solo motore, con i vantaggi quindi di un minor peso e maggior recupero di energia.
Abbiamo usato gli spazi che sono normalmente destinati al il serbatoio del carburante e a quello l’acqua per inserire invece due batterie realizzate ad hoc, da 20 kWh l’una, che ci permettono oggi di avere un’autonomia di tutto rispetto, coerenti alle necessità di un Day Cruiser moderno.
Garantiamo un’autonomia, a 5 nodi, di più di 10 ore e un’autonomia di 5 ore sopra i sei nodi e mezzo, tutti dati che potrebbero rendere questa barca appetibile anche a un vasto pubblico. La Corvetta è dotata di un sistema di carica batteria autonomo monofase, quindi può essere ricaricata anche con una semplicissima presa da casa.